giovedì 12 aprile 2012

Dalle Unioni Locali

Unione di Genova

Giurisdizione e competenza del giudice italiano in materia di diritto di famiglia e minorile

Lunedì 19 Marzo, nella nuova prestigiosa sala del Centro di cultura, formazione ed attività forensi dell’Ordine degli Avvocati di Genova, in Via XII Ottobre 3, si è tenuto un interessantissimo convegno dell’Unione Giuristi Cattolici Italiani sul tema della giurisdizione e della competenza in materia di diritto di famiglia e minorile.
Dopo l’introduzione dell’Avv. Enrico Bet, Presidente dell’U.G.C.I. di Genova, il Prof. Avv. Sergio Carbone, Ordinario di diritto dell’Unione Europea all’Università di Genova, ha parlato dell’evoluzione dei principi di diritto internazionale privato in ambito familiare nel senso di privilegiare gli effetti ammissibili nel nostro ordinamento nell’applicazione di istituti giuridici sconosciuti, quali il ripudio, il matrimonio poligamico, la kafala, superando il problema della loro qualificazione per recuperare gli effetti del rapporto che presentino la possibilità di venire riconosciuti alla stregua di profili analoghi degli istituti tradizionali, col limite dell’ordine pubblico, ad esempio ai fini del ricongiungimento familiare.
Quindi, la Prof. Ilaria Queirolo,Ordinario di Diritto Internazionale all’Università di Genova ha illustrato la disciplina della separazione e del divorzio nel diritto dell’Unione Europea, richiamando, in particolare il Regolamento 2201/2003, che sancisce l’alternatività di svariate giurisdizioni concorrenti, cumulativamente per i procedimenti di separazione, divorzio, nullità o annullamento del matrimonio, prevedendo comunque la trascrizione e la circolazione automatica dei provvedimenti, e quindi l’efficacia, in tutti i paesi aderenti. Relativamente al Regolamento 1259/2010, concernente all’individuazione della legge sostanziale applicabile ai vari rapporti familiari, che entrerà in vigore dal prossimo mese di giugno, ne ha illustrato la caratteristica che attribuisce alle parti il potere di sceglierla convenzionalmente.
L’Avv. Roberto Revello, notissimo avvocato rotale di Genova, ha parlato della disciplina del matrimonio concordatario, sottolineando come, a seguito del protocollo addizionale di modifica del Concordato lateranense sottoscritto il 18/2/1984, non vi sia più l’esclusività della giurisdizione ecclesiastica, ed analizzando i rapporti tra il procedimento ecclesiastico di nullità ed il giudizio civile sulla separazione o sul divorzio, nonché i limiti di ordine pubblico, con particolare riferimento alla riserva mentale.
Infine l’Avv. Laura Carpaneto, ricercatrice presso l’Università di Genova, nell’affrontare l’argomento della tutela del minore nel diritto internazionale si è soffermata sulla sottrazione internazionale di minore, evidenziando come il Regolamento CE 2201/2003 abbia integrato la precedente convenzione dell’AIA del 1980. Sull’adozione e sulla procreazione assistita, ha sottolineato come, in entrambi i settori, si affermi il principio di continuità dello status delle persone nonostante diverse disposizioni di diversi ordinamenti nell’ambito UE.
Tutti i relatori hanno articolato i loro interventi con una dettagliata casistica, che ha arricchito il convegno di interessantissimi contributi.
(Avv. Massimo Benoit-Torsegno)

Unione di Pavia

Incontro - Ritiro regionale dei Giuristi Cattolici della Lombardia

Sabato 3 marzo il Seminario diocesano della nostra Città ha ospitato il ritiro di Quaresima dell’Unione Giuristi Cattolici della Lombardia. L’incontro, presieduto dal Vescovo Mons. Giovanni Giudici, ha visto la partecipazione delle unioni locali di Pavia, Como, Bergamo, Brescia e Milano, alla presenza del Delegato regionale avv. Fernando Del Re e del presidente locale dott. Marco Ferraresi. Mons. Giudici, attraverso la Lectio Divina su “Isaia 11: la pace”, ha esortato i presenti a divenire costruttori di pace. Evidenziando l’attualità delle parole del profeta, ha ricordato come anche laddove la società sperimenta morte e distruzione possa nascere qualcosa di buono. La speranza della pace non è solo nel futuro, ma è oggi e tutti noi dobbiamo essere costruttori della pace: pertanto dobbiamo annunciarla e sopportare il peso di questo annuncio, anche quando l’altro non accoglie il nostro messaggio. Il “virgulto” germoglierà anche dove non sembra esserci speranza di pace. Ma come possiamo realizzare ciò? Riconoscendo che tra noi e il nostro contendente c’è un terzo, Dio, che scruta il nostro animo, garantisce l’autenticità dei rapporti umani e ci conduce ad amare i nostri nemici. Saremo costruttori di pace solo se ricorderemo che, insieme, siamo incamminati verso la vita eterna. Dopo le confessioni, l’adorazione eucaristica, la celebrazione della Santa Messa e il pranzo sociale, accompagnati da Padre Giustino Casciano i partecipanti hanno potuto ammirare la Basilica di san Pietro in Ciel d’Oro e rendere omaggio alle spoglie di S. Agostino e di S. Severino Boezio.


                                           Mariateresa Minniti Segretario UGC Pavia


 La clausola del “buon costume” tra arte, pubblicità e sentimento religioso 

 
Ha avuto ad oggetto una riflessione ad ampio raggio sul concetto giuridico-sociale del “buon costume”, il convegno organizzato mercoledì 7 marzo dall’Unione Giuristi Cattolici di Pavia “Beato Contardo Ferrini” nell’Aula Volta dell’Università.

Don Giovanni Lodigiani, docente di Teologia morale presso l’I.S.S.R. di Pavia e Vigevano, ha tracciato in via introduttiva lo sfondo prettamente antropologico su cui va inquadrato il tema del pudore – pur arduo da ricostruire in una società moralmente variegata, come la nostra – e dei limiti che esso può richiedere alla libertà d’espressione, a norma dell’art. 21 della Costituzione.

Ha poi inaugurato l’analisi dei profili più strettamente giuridici la Prof. Grazia Mannozzi, Ordinario di Diritto penale all’Università dell’Insubria, che ha illustrato l’evoluzione storica e la configurazione attuale dei presidi penalistici a tutela del buon costume. Quest’ultimo è clausola normativa “elastica” per eccellenza, dal momento che si riferisce a termini, quali “pudore” e “vergogna”, che esprimono sentimenti individuali la cui reiterazione, nel tempo e nello spazio, costituisce la “moralità pubblica”; a sua volta, essa può definirsi come l’insieme dei precetti di cui una collettività si dota per evitare che la sessualità del singolo si estrinsechi in modo moralmente dannoso. Una ricognizione della normativa in materia porta a individuare le vittime da tutelare nei bambini e negli adolescenti, fasce fragili per definizione.

Sul tema del buon costume nel diritto della pubblicità e della proprietà intellettuale è intervenuto l’Avv. Giovanni Angelicchio, Dottore di ricerca dell’Università di Pavia, il quale ha ricordato come, anche a livello europeo, marchi e brevetti debbano rispettare il limite del buon costume, che peraltro – nonostante il silenzio della legge – è da ritenersi senz’altro applicabile al diritto d’autore. A norma del codice della proprietà industriale, non possono coprirsi con brevetto le invenzioni la cui attuazione sia contraria al buon costume: ed è indubitabile che tali siano diverse invenzioni nel settore delle biotecnologie (la clonazione umana, le modifiche genetiche non giustificate da esigenze terapeutiche, la creazione di chimere), tutte censurate dalle guidelines dell’Unione Europea in materia di brevettabilità. Il relatore ha poi effettuato un’ampia carrellata dei casi più rilevanti, in ambito commerciale, di collisione col buon costume, tra cui la recente controversa campagna fotografica di Benetton, il discusso marchio “A-style” e il “miracolistico” spot di Sky. Oggi, alla luce del codice di autodisciplina delle comunicazioni commerciali e della giurisprudenza relativa, le violazioni del buon costume costituiscono condotte di concorrenza sleale, in quanto, offendendo il consumatore, minano la credibilità stessa del sistema pubblicitario.

Ha concluso il Prof. Luciano Musselli, Ordinario emerito di Diritto ecclesiastico presso la nostra Università, con una riflessione dedicata al rapporto tra buon costume e tutela del sentimento religioso. Tale relazione, stante l’assenza di menzioni del buon costume nella ormai scarna normativa penale in materia di offese alla religione, può apparire marginale, ma diventa feconda se si considera che i boni mores stigmatizzano tutti i comportamenti repellenti e suscettibili di riprovazione sociale, come recentemente emerso in relazione all’opera teatrale di Romeo Castellucci, che ha sollevato numerosi interrogativi riguardo alla libertà d’espressione (art. 21 Cost.) e artistica (art. 33 Cost.), ma anche alla libertà (di critica) religiosa, qualora ad un’opera si volesse annettere un messaggio in tal senso.

Il Professore ha sottolineato come anche la satira religiosa più volgare, o le offese nei confronti della Madonna o del Santo Padre, siano andate esenti da conseguenze giudiziarie serie; ha però additato l’art. 403 del codice penale, che punisce il vilipendio a chi professi una religione, quale via per ottenere una difesa per il culto stesso, specie in un contesto sociale in cui la diffamazione delle religioni, attraverso i loro simboli, è capace di originare tensioni esplosive, che nascono dall’autotutela, anche violenta, del sentimento religioso comunitario, promossa da singoli o da gruppi. Tensioni che il diritto, come recentemente riconosciuto anche da una risoluzione ONU, ha il compito di arginare, ricorrendo al bilanciamento degli interessi costituzionali in gioco nell’ottica di una generale responsabilizzazione, reprimendo le blasfemie e rivitalizzando il limite del buon costume, come sintesi di valori e comportamenti esigibili in una società democratica, laica ma non antireligiosa.
    
Consenso informato: strumento dell'alleanza terapeutica 

E’ stato un convegno appassionato e appassionante, quello tenutosi sabato 31 marzo 2012 in Aula Volta dell’Università di Pavia, sul tema “Consenso informato: patto dell’alleanza terapeutica”, con una buona partecipazione di pubblico, soprattutto di giuristi.

Massimo Gandolfini ha attirato la nostra attenzione di giuristi: egli, da medico esperto di gravi disabilità, ha infatti partecipato ad alcune audizioni al Senato sul disegno di legge in tema di dichiarazioni anticipate di trattamento.

Catia Tamai ha trattato del ruolo dell’ostetrica nell’informazione preventiva al consenso, in particolare con un interessante riferimento alla donazione del sangue placentare.

Gloria Pelizzo si occupa di bambini “non perfetti”. Il suo intervento si è incentrato sulla comunicazione con i bambini e con i loro genitori, anche con toccanti testimonianze personali.

Mauro Ronco ha rappresentato i rischi della dilatazione del principio di autodeterminazione sulla tenuta complessiva dell’ordinamento giuridico.

Maria Assunta Zanetti, come presidente del CAV Pavia, ha introdotto il convegno e Marco Ferraresi, come presidente dell’UGC Pavia, ha tenuto un intervento conclusivo di sintesi.


Unione di Roma

Famiglia prima impresa

Si è tenuto a Roma, venerdì 30 marzo 2012, presso il Palazzo Baldassini, sede dell’Istituto Luigi Sturzo, un incontro di studio, organizzato dall’Unione Romana Giuristi Cattolici, in collaborazione con la LUMSA e nell’ambito del progetto Genius Loci – Archivio della generatività italiana (www.generativita.it)- con lo stesso Istituto Sturzo, sul tema “Famiglia prima impresa”.
La necessità di un tale incontro è scaturita da una constatazione: la famiglia produce servizi a favore di se stessa e dei suoi membri. Da questo fatto si può facilmente dedurre che la famiglia non si limita a consumare, ma soprattutto investe – come tutte le imprese – le sue risorse per svolgere appieno i suoi compiti.
Sono intervenuti il Dott. Giuseppe De Rita -Presidente del CENSIS -, il Prof. Ugo Petronio – Università La Sapienza di Roma -, il Prof. Giovanni Giacobbe – Emerito Università Lumsa di Roma - e l’Avv. Vincenzo Bassi – tributarista-.
L’incontro è stato moderato dal Prof. Giuseppe Della Torre –Presidente onorario U.G.C.I., Rettore Università Lumsa di Roma-.
Ciò che è emerso, è stata la polivalenza della famiglia italiana come soggetto economico, cioè come contemporaneamente soggetto di reddito, di consumo, di risparmio, di investimento. In particolare il dott. Giuseppe De Rita ha evidenziato “quanto sia fondamentale il ruolo dell'investimento, visto che la famiglia da un lato investe in una crescita patrimoniale (mobiliare ed immobiliare), dall'altro investe nelle aziende dei suoi vari componenti. E l'identificazione che ne risulta fra famiglia e impresa è l'aspetto oggi più delicato sia per il futuro del nostro sistema di impresa sia per il futuro della struttura familiare”.
In effetti, la funzione economica e sociale della famiglia è stata sottovalutata durante la modernità. Anche per questo negli ultimi decenni la famiglia e il suo ruolo sta tornando di attualità con tutte le sue contraddizioni e ambiguità. Una stagione nuova è dunque alle porte che ci pone il delicato problema di risolvere il problema della armonizzazione tra tempo di vita familiare e lavorativa.
Il giurista, chiamato ad analizzare l’istituto familiare, non può perciò prescindere da queste riflessioni di carattere economico e sociale. A tal proposito, è vero, considerare la famiglia come una normale impresa (la proto impresa) di servizi è riduttivo, tuttavia è altrettanto vero che sarebbe riduttivo se non si considerasse la famiglia altresì come un’impresa.
Oltretutto, per il prof. Giovanni Giacobbe -già Presidente Forum della Famiglia-, il nucleo centrale che caratterizza la famiglia  nell'ordinamento costituzionale ed ordinario vigente, rimane ”individuato nell'art. 29 comma 1 della Costituzione che, precisando la portata dell'art. 2 della stessa Costituzione, riconosce la famiglia come la società naturale fondata sul matrimonio. Codesta articolazione ha implicazioni di  rilievo nella normativa ordinaria in tema di rilevanza delle formazioni sociali”.
Secondo l’avv. Vincenzo Bassi “le conseguenze pratiche del riconoscimento della natura anche economica (oltreché sociale) della famiglia sono molteplici, a partire dall’ambito fiscale. Ma non solo, una volta riconosciuta l’affidabilità dell’”impresa famiglia”, il sistema produttivo potrà più facilmente organizzare economie di scala a vantaggio delle famiglie, che beneficeranno così di servizi sempre più efficienti ed economici”.
Per la nutrita partecipazione, l’incontro ha raggiunto il suo obiettivo, che era quello di introdurre (nuovi) argomenti economici a sostegno della centralità della famiglia e delle associazioni familiari, per la loro capacità potenziale di armonizzare la crescita economica e lo sviluppo sociale di una comunità. (v.b.)


Celebrazione Eucaristica  31 marzo 2012
 

Sabato 31 marzo 2012, l’Unione Romana ha proseguito nella tradizione, ormai più che decennale, di solennizzare la vigilia della Domenica delle Palme, con una celebrazione eucaristica svoltasi nella bella e raccolta cornice della Chiesa di S. Lucia della Tinta, sita al centro di Roma nei pressi di Piazza Nicosia.

La cerimonia, organizzata in collaborazione con l’Arcisodalizio della Curia Romana, ha avuto inizio con la dotta meditazione sul Mistero Pasquale e sul Processo a Gesù, dettata da Mons. Giordano Camberletti, Prelato Uditore della Rota Romana, ed è proseguita con la S. Messa festiva e con la lettura recitativa del Passio, concelebrata dallo stesso Mons. Camberletti e dal Prof. Don Davide Cito, dell’Università Pontificia della S. Croce, Consulente Ecclesiastico dell’Unione Romana.

E’ seguito il suggestivo rito della benedizione delle Palme, con la successiva consegna del tradizionale ramoscello di ulivo a ciascuno dei presenti.

Al termine della S. Messa, il Prof. Giuseppe Dalla Torre, Magnifico Rettore dell’Università LUMSA e Presidente Onorario dell’Unione Giuristi Cattolici ha commemorato il Prof. Renato Baccari, illustre canonista recentemente scomparso dopo essere stato per lunghi anni socio assiduo ed autorevole dell’Unione Romana.

Con accenti commossi e con profonda competenza della materia, il Prof. Dalla Torre ha rievocato la lunga e brillante carriera accademica del Prof. Baccari, quale ordinario di diritto canonico ed ecclesiastico soprattutto negli Atenei di Bari e di Napoli, così come la parte decisiva da lui avuta nella fondazione della prestigiosa Società Canonistica Italiana.

 


Prossime iniziative
Segnaliamo a tutti gli interessati le seguenti iniziative:
Unione di Pavia  
S. MESSA DI RINGRAZIAMENTO - CINEFORUM
Data: 16 aprile 2012 - ore 18.30
Luogo:
Pavia - Chiesa del Carmine 
Intervengono: Dott. Fabio Rota

Unione di Piacenza 
DIRITTO ALLA SEPARAZIONE, ADDEBITO E RESPONSABILITÀ PER VIOLAZIONE DEGLI OBBLIGHI CONIUGALI
Data:
19 aprile 2012 - ore 18.00
Luogo: Piacenza - Sala delle Colonne del Palazzo Vescovile - Piazza Duomo, 33
Intervengono: Avv. Prof. Mauro Paladini
Unione di Firenze
LA GIUSTIZIA COME VALORE GIURIDICO FONDAMENTALE
Data:
21 aprile 2012 - ore 9.30
Luogo: Firenze - Palazzo Incontri - Sala Verde
Intervengono: Avv. Mario Cioffi - Prof. Francesco D'Agostino - Dott. Francesco Zini